Università americane in subbuglio: non si placano le proteste per Gaza e la solidarietà agli studenti arrestati
Sit-in e raduni in tutto il paese, da Georgetown a Stanford
Non accenna a diminuire la mobilitazione studentesca negli Stati Uniti in segno di solidarietà con la popolazione di Gaza e contro gli arresti di attivisti pro-Palestina avvenuti in diverse università. Manifestazioni e sit-in sono in programma per oggi e domani in numerosi atenei, tra cui Georgetown e Fordham, Penn State e Syracuse, Purdue e Brown, Stanford e la University of Southern California.
Le proteste dal 17 aprile
La mobilitazione, iniziata il 17 aprile alla Columbia University, ha visto l'allestimento di tendopoli in una ventina di università da costa a costa, da Harvard alla Ucla e Berkeley. La polizia è intervenuta sgomberando forzatamente un accampamento all'Emerson College di Boston, con un centinaio di arresti. Altri arresti sono avvenuti alla University of Southern California (93) e all'Università del Texas ad Austin (34).
Politica divisa: Biden difende la libertà d'espressione, Johnson invoca la Guardia Nazionale
Mentre il presidente Biden ha ieri difeso la libertà di espressione nelle università americane condannando però la violenza, lo speaker della Camera Mike Johnson ha chiesto di valutare l'intervento della Guardia Nazionale per sedare le proteste, che dalle università della Lega dell'Edera della East Coast si sono diffuse anche nel Midwest, in Texas e California.
Un clima teso e la richiesta di un'azione concreta
Il clima rimane teso e gli studenti chiedono azioni concrete a sostegno della popolazione di Gaza e contro le politiche israeliane. Le prossime ore saranno decisive per capire come si evolverà la situazione e se le proteste continueranno ad intensificarsi.